Lavagna Hotel - Guida Turistica

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.: DA VEDERE
Basilica di Santo Stefano.
  Venne costruita nel XVII secolo sulla struttura di una chiesa precedente. La facciata, completamente bianca, è decorata da marmi nel XX secolo, completata da due eleganti campanili. All'interno vi si trovano ricche decorazioni del periodo barocco, quadri del Fontana e una tela attribuita a Domenico Piola.
Basilica di S. Giulia località omonima
  Vi si arriva percorrendo una delle strade panoramiche più belle del Tigullio. Venne costruita nel 1654 su di un precedente edificio risalente al 1031, oggi adibito a sacrestia. Notevole la decorazione del sagrato, creato con un'alternanza di colori di straordinario effetto visivo. Da S. Giulia si può fare un'escursione al Monte Capenardo, antica sede delle cave di ardesia.
Basilica di Santo Stefano. Chiesa dell'Immacolata Concezione località Cavi
  E' situata su di uno stupendo punto panoramico sul mare. Edificata nel 1757, è impreziosita da marmi lavorati, opera dei maestri scalpellini lavagnesi.
Santuario di N.S. del Carmine
  Edificata nel sec. XVIII, conserva tele del Pianello e di De Ferrari, oltre ad antichi crocefissi processionali. La volta centrale è stata interamente dipinta dal Franchi, uno dei migliori pittori ottocenteschi. Legata al culto della Madonna del Carmine, patrona dei marinai, conserva ex-voto di D. Gavarrone. La processione si svolge la domenica precedente il 16 Luglio. In essa sfilano i crocefissi delle confraternite e la cassa è portata a spalla con la presenza dell' Amministrazione Comunale per un antico voto.
Abbazia N. S. del Ponte P.zza Podestà Abbazia N. S. del Ponte P.zza Podestà
  Deve il suo nome al fatto di essere stata costruita nel XIII secolo ai piedi di un antico ponte voluto dai Fieschi, che attraversa ancor oggi l'Entella. Sulla facciata è visibile un grande affresco raffigurante la Madonna della Misericordia di Lorenzo Fasolo, eseguito nei primi anni del XVI secolo. Il campanile, in stile gotico ma di epoca novecentesca , raggiunge i quaranta metri di altezza.
Oratorio SS. Trinità Via Nuova Italia
  Attraverso il portale in ardesia, del XV secolo si può entrare nell' Oratorio della SS. Trinità, in via Nuova Italia, già sede delle riunioni dell'omonima Confraternita quando sugli scranni che ancora sono disposti lungo le pareti come in un anfiteatro, sedevano i confratelli. Nell'Oratorio sono custoditi: una decina di Cristi, alcuni dei quali del Maragliano, tele di Luca Cambiaso, ed un organo settecentesco. La confraternita, oltre le liturgie per i defunti, curava il riscatto degli schiavi e l'assistenza ai poveri.
Torre Ravenna (Torre del Borgo) Via Roma
  In pieno centro cittadino è stata recuperata una torre, incastonata tra via XX Settembre e via Cavour, spesso viene collegata idealmente ai Fieschi, forse un torrione di avvistamento del '500 che nei secoli ha subito diverse destinazioni d'uso, persino quella di abitazione con annessa cappella gentilizia. Recuperata e destinata a sede di museo. Nel suo piccolo giardino alla genovese vengono organizzati concerti e mostre a cura della Associazione Culturale "Amici del Bronzino". I Ravenna furono un'importante famiglia, legata alla storia locale; ad essa appartiene il Canonico G. Ravenna, autore del libro sulla storia di Lavagna alla fine del sec. XIX.
Palazzo Ravenna (sede biblioteca civica)
  Antico convento dei Frati Carmelitani, modificato nei secoli, divenne sede del comune, poi delle scuole. Oggi è sede delle attività culturali: biblioteca, archivio e spazio per mostre tematiche.
Porticato Brignardello
  Da molti considerato a torto come un'appendice della Basilica. Lo fece costruire il benefattore Nicola Brignardello, si dice, perché non voleva passare davanti alla Basilica per recarsi nel cimitero. Infatti al termine del lungo colonnato una scala porta direttamente all'ingresso del cimitero. Per lungo tempo il busto del Brignardello, che aveva fatto fortuna in America, rimase nel porticato. Fu poi trasferito nella cappella del cimitero. Oggi è sede di manifestazioni estive.
Palazzo Franzoni (sede municipalità)
  Il più importante palazzo di Lavagna. Appartenuto ai Marchesi Franzoni ( uno dei proprietari partecipò alla Battaglia di Bude contro i Turchi) fu occupato dalle truppe nel periodo napoleonico , sede provvisoria d'ospedale nelle epidemie cadde in abbandono. Fu acquistato da Lazaro Repetto, contadino emigrato in Argentina. E trasformato in albergo nel 1907. Fu acquistato dalla popolazione con sottoscrizione nel 1931 per farne il palazzo comunale.
Cimitero Monumentale
  Il più importante dopo quello di Staglieno (Ge) per la bellezza delle tombe monumentali. Le stele, i busti e le statue furono eseguite da maestri scultori del laboratorio Bianchi e Repetto. Da visitare il settore riguardante i bambini defunti, raffigurati in attegiamenti e abiti della vita quotidiana. Presentano la realtà di un paese ove la mortalità infantile era molto alta, per epidemie e povertà.